Apprezzato fin dalla preistoria e addirittura citato nell’antico Testamento, l’Oro ha dato vita alla prima vera moneta e il suo valore è stato utilizzato come base per le valute di molti stati in vari periodi storici. Il prezzo dell’Oro è fissato dai mercati per la stabilità del suo valore commerciale nel tempo e per la sua sostanziale autonomia rispetto all’andamento del mercato azionario e obbligazionario.
L’Oro, unico bene scelto come forma di investimento da tutti gli stati e dalle banche del mondo, contribuisce a garantire la stabilità finanziaria interna, diversificando la composizione delle riserve delle banche centrali, poiché il suo valore non è influenzabile da decisioni politiche o dalla solvibilità dell’emittente, non essendo un’attività di emanazione governativa o bancaria.
Gli investitori hanno sempre riposto fiducia nell’oro, nei momenti di incertezza finanziaria.
Alan Smith descrive un paio di casi recenti nel quotidiano “The Huffington Post”: durante la crisi finanziaria del 2008, “il prezzo dell’oro è raddoppiato nell’arco di tre anni” e “fin dall’inizio del 2016, quando molte valute asiatiche erano deboli, le rispettive banche centrali hanno scelto di acquistare oro per essere una migliore riserva di valore rispetto le loro valute (…)”.
L’oro è, senza dubbio, diventato un bene rifugio che offre il meglio di sé in un difficile contesto di mercato.