COME SI CLASSIFICANO I DIAMANTI
La valutazione di un diamante è un processo complesso che si basa essenzialmente sul confronto di quattro parametri, conosciuti in letteratura come “Le quattro C”: Colour, Clarity, Carat, Cut.
Appena 0,2 grammi di diamante costituiscono un Carato e l’assenza di Colore ne aumenta il valore. La purezza (Clarity) è definita dall’assenza di inclusioni o imperfezioni e la qualità del taglio (Cut) determina il grado di brillantezza del diamante.
Disitaly propone pietre con caratura compresa fra 0,30 e 1,50 ct. che rendono l’acquisto facilmente frazionabile e ricollocabile sul mercato.
La qualità del taglio suggerita è Excellent o Very Good, il colore da D ad H e la purezza da IF a VS.
Vengono inoltre considerati il grado di pulizia e le proporzioni che determinano la brillantezza e la simmetria tra i lati che determina il grado di luminosità. Il diamante da investimento deve essere esclusivamente tagliato in forma di “Brillante” (round).


IGI - Anversa
IGI è tra le più grandi organizzazioni nel settore della certificazione, opera con laboratori e uffici ad Anversa, New York, Hong Kong, Mumbai, Bangkok, Tokyo, Dubai, Tel Aviv, Toronto, Los Angeles, Calcutta, New Delhi, Thrissur, Jaipur, Surat, Chennai, Ahmedabad e Hyderabad.
La Scuola di Gemmologia IGI ha sedi in Anversa, Mumbai, Delhi, Hyderabad, Surat, Ahmedabad, Chennai, Dubai, Shanghai, Roma, Ascoli Piceno e offre una varietà di corsi riservati ai professionisti e agli appassionati del mondo dei diamanti.
Una certificazione IGI viene definita come la “5a C” nel mondo dei diamanti.
Controlla qui il tuo Certificato:
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I diamanti DISITALY sono certificati dai principali Istituti di Certificazione, riconosciuti a livello mondiale:
- Hoge Raad Voor Diamant di Anversa (HRD)
- International Gemological Institute di Anversa (IGI),
- Gemological Institute of America con sede a New York (GIA).
HRD - Anversa
L’alto Consiglio per i Diamanti belga (HRD) è stato costituito nel 1973 dal Antwerp World Diamond Center (AWDC).
Il laboratorio HRD di Anversa è il più grande laboratorio di Analisi e Certificazione dei diamanti al mondo ed emette certificati autorevoli e accettati sui mercati internazionali. Si attiene rigorosamente alle regole di classificazione dei diamanti finiti che sono stati fissati dall’International Diamond Council (IDC). HRD rappresenta un laboratorio internazionale che applica strettamente i parametri approvati anche dalla World Federation Diamond Burse (WFDB) e dall'International Diamond Manufactures Association (IDMA), entrambe importanti organismi rappresentativi del settore.
GIA - NewYork
L'acronimo di Gemological Institute of America, ovvero il più noto centro di ricerca e di apprendimento di mineralogia (no-profit) degli Stati Uniti d'America, fondato nel 1931 da Robert Shipley in California. La società di certificazione è egualmente famosa per i servizi di riconoscimento e di classificazione di gemme e di minerali di ogni tipo e per aver messo a punto il metodo delle "Quattro C" che trova impiego nella classificazione dei diamanti.
Molto prestigioso è anche il ramo d'istruzione della GIA che conferisce il diploma di laurea in Gemmologia. Oggi l'istituto ha sede principale a Carlsbad in California, poco a nord di San Diego (USA).
Costituiscono i principali criteri di classificazione dei diamanti:
Carat - Carato “peso”, Colour - colore, Clarity - purezza e Cut – taglio.
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Carat
- Rappresenta il peso della pietra. Un carato equivale a 0,2 grammi.
Il carato può essere suddiviso in punti e ogni punto equivale a 1/100 di carato. Un tempo veniva utilizzato anche il termine grano diamante: 4 grani diamante equivalgono a un carato, ma questa unità di misura oggi non viene più adottata. Il peso è la caratteristica di più facile misurazione, è infatti sufficiente una bilancia elettronica con una precisione di tre cifre dopo il valore intero. DISITALY consiglia una caratura compresa fra 0.30 e 1.50 per rendere l’investimento facilmente frazionabile e ricollocabile sul mercato.
Color
- I diamanti possono assumere quasi tutte le colorazioni, le gemme incolori sono le più rare.
Vengono classificate quali diamanti da investimento solamente le gemme incolori, definite “Colourless” (Colore: D-E-F) e quelle quasi-incolori, definite “Near Colourless” (Colore: G-H-I), le più rare. Il colore è determinato dalla presenza di impurità: l’azoto può rendere il diamante giallo o marrone. Quando però la colorazione è satura e omogenea, le pietre vengono definite “Diamanti Fancy”, molto rare e di elevato valore quelle rosa/rosse, seguite dalle verdi e blu.
Clarity
- La purezza è definita dalla quantità di inclusioni o impurità presenti nel diamante.
Le inclusioni sono le impurità intrappolate in fase di cristallizzazione del carbonio, le fessure naturali o “ghiacciature”, le tracce di incipiente sfaldatura e le “linee di accestimento” della gemma originaria. La purezza massima, determinata dal gemmologo mediante lente ingrandimento 10X, è indicata con il termine IF (Internally Flawless) cui seguono le purezze VVS1 (Very Very Slightly Included 1), VVS2 (Very Very Slightly Included 2), VS1 (Very Slightly 1) e VS2 (Very Slightly 2), al di sotto delle quali i diamanti presentano impurità eccessive per essere considerati “diamanti da investimento” e vengono impiegati soprattutto in gioielleria.
Cut
- Nella classificazione delle 4C, per taglio non si intende la forma, bensì la qualità dello stesso.
Il gemmologo determina la qualità prendendo in considerazione il grado di pulizia, le proporzioni e la simmetria della pietra. Per il diamante da investimento, esclusivamente di forma “Brillante” (Round), si consiglia la qualità del taglio Excellent o Very Good. In un Diamante i prime tre fattori: “Colour”, “Clarity”, “Carat”, rappresentano lo straordinario prodotto della natura, mentre il fattore “Cut”, grazie al quale il Diamante riflette la luce e sprigiona tutta la sua bellezza e brillantezza, è frutto dell’abilità dell’uomo.