Cavallo di battaglia del centrosinistra, la Patrimoniale torna ad alimentare l’incubo del prelievo forzoso dai conti correnti.
L’annuncio di Letta lascia sbalorditi: l’ennesima tassa in un paese fra i più tassati d’Europa.
Secondo Panorama la Patrimoniale è un balzello che grava sul capitale, sui beni mobili e immobili del cittadino, un metodo veloce per abbattere il debito pubblico e risanare i conti, ma che tassa beni già in precedenza tassati!
Il passato evidenzia come la Patrimoniale non aggredisca solo i conti correnti: nella notte fra il 9 e il 10 luglio del 1991, l’allora Governo Amato, per combattere la speculazione finanziaria in atto che stava distruggendo la Lira, emanò un D.L. di emergenza nazionale che stabilì l’aumento dell’età pensionabile, l’introduzione dei ticket sanitari, la tassa sul medico di famiglia, la Patrimoniale sulle imprese, l’imposta straordinaria del 3 per mille sugli immobili e il furto del secolo: prelievo forzoso dai conti correnti pari al 6 per mille su ogni deposito bancario o postale.
Come salvarsi da questa palese violazione del risparmio nazionale?
Il Gruppo Disitaly suggerisce di ridurre la liquidità nei conti correnti bancari e postali, evitando di acquistare immobili bensì diversificando in investimenti alternativi che non costituiscano base imponibile per la tassa Patrimoniale.
Acquistare quindi i cosiddetti Beni Rifugio, beni tangibili quali opere d’arte, vini pregiati, orologi, diamanti (solo se certificati da primari istituti gemmologici) e lingotti o monete d’oro, affidandosi alla consulenza di società esperte come Disitaly – polo di beni fisici da investimento.